Questa sezione non è un blog, è proprio un BLOB come un pentolone in ebollizione, pieno di ingredienti, pubblicazioni, video, interviste, idee assortite. Qui sono raccolti alcuni miei lavori, divisi per categorie: scritti, documentari, incontri, ecc. Vedere per credere :-)
Avventure in terre lontane, ritorni alla natura, veneri esotiche. Con qualche prevedibile fraintendimento. Qui si racconta come antropologi, viaggiatori, letterati e pittori si sono innamorati di esotiche fanciulle e abbiano raccontato, più o meno estasiati, i mitici paradisi dell'amore.
Un'epidemia globale è uno shock antropologico. Per ciascuno di noi è stato anche uno shock psicologico, personale. Da una parte è tempo di prendere le distanze da una narrativa catastrofista, della serie dacci oggi il nostro panico quotidiano. Dall'altra la reazione non può essere un inconsapevole oblio, una rimozione.
Sciare è entusiasmante. Chiusi gli impianti, finita la pacchia? Neanche per sogno. In questi giorni il boom del fuoripista e di altre attività all’aria aperta, “sganciate”, è stata una sorpresa che fa volare col pensiero ai tempi delle gambe in spalla.
Reduce da mirabolanti safari africani, Tartarino di Tarascona, l'avventuriero grassoccio e sbruffone ideato da Alphonse Daudet (1885), approda in Svizzera. Qui, sulle pendici del monte Jungfrau, alloggia presso l'albergo "Al camoscio fedele". I camosci, a dire il vero, sono scappati tutti a causa del clamore che accompagna le comitive di turisti. Ma il gestore ne ha addomesticato uno per il piacere della clientela.
l'Eucalipto, Anno 1, numero 0, dicembre 2020 "In equilibrio sul tempo" - Gaele Edizioni Ultime notizie (in senso cronologico, non millenaristico).
Saggio pubblicato in Rievocare il passato: memoria culturale e identità territoriali, a cura di Fabio Dei e Caterina Di Pasquale, Pisa University Press, Pisa 2018. Westworld.
l'Adige, 11 marzo 2019 Programmi, ragazze, che si fa? No, non per il weekend. Programmi per i computer. Perché giustamente anche le femmine possono “smanettare” con i software.
l'Adige, 29 settembre 2019 “Ci state scaldando le birre!”. D’accordo, un punto di vista un po’ particolare, burlesco, anomalo.
Babbo Natale viene dalla Cina. La sua slitta che solca il cielo è trainata da quattro coppie di panda. Babbo Natale ti prego, non portarmi blue jeans né ombrellini cinesi. Piuttosto, comanda ai panda di planare su un mercatino dell'usato, che di roba nuova in giro, e di plastica negli oceani, ce n'è già abbastanza.
Non siamo più nel Paleolitico. Il nostro stile di vita è cambiato completamente. I cacciatori di ieri sono diventati colletti bianchi. Abbiamo cambiato l'ecosistema Terra, abbiamo fatto breccia nel Dna, abbiamo inventato la biomeccatronica. Possibile che a tavola si debbano divorare ancora animali?
Sindromi culturali. Che cosa sono? Troppo facile liquidarle come disturbi immaginari. In effetti sono quadri clinici, tipici di un popolo o di una cultura. Affezioni che appartengono più al folklore che alla medicina, ma non per questo sono meno reali. Alcuni casi: dall'Argentina alla Cina, dal Trentino al nostro meridione.
Via dalla pazza folla, finalmente. A nessuno piacciono le città d'arte, le piscine, i campeggi e i buffet stracolmi di gente. Fino all'anno scorso si parlava di overtourism, di troppo turismo. Nei convegni ci si confrontava, preoccupati, sul collasso delle città sotto l'onda d'urto di masse di visitatori. E ora?