Questa sezione non è un blog, è proprio un BLOB come un pentolone in ebollizione, pieno di ingredienti, pubblicazioni, video, interviste, idee assortite. Qui sono raccolti alcuni miei lavori, divisi per categorie: scritti, documentari, incontri, ecc. Vedere per credere :-)
A cosa serve una bicicletta pesante, equilibrata, banalmente utile per spostarsi da un luogo all’altro, che non si impenna nemmeno se tiri il manubrio con tutte le tue forze? Perché impennare la bicicletta? Destrezza, curiosità, coraggio, impresa eroica con i propri - limitati - mezzi. Il gusto di una trasgressione, sì, ma da virtuosi.
Occorre sviluppare quella che viene definita intelligenza emotiva: una consapevolezza di sé e dei propri limiti, oltre che dei rischi esterni. E poi: 1. valorizzare la privacy 2. Coltivare sani dubbi, valutando l’affidabilità dei mittenti e delle fonti 3. Esercitare il pensiero critico 4. Occhio alla grammatica italiana.
Qualche costume da Uomo Ragno, dame del Settecento e pirati dei Caraibi. Ma dov’è finito il mondo alla rovescia? Che ne è stato della millenaria utopia ribelle, del folklore impertinente, dei rapporti di potere ribaltati? Beninteso, a tempo determinato.
Il teatro della montagna è un teatro territoriale dove siamo tutti al contempo attori e spettatori. È un allestimento scenico dove recitiamo la nostra parte, il nostro copione, con minore o maggiore consapevolezza. Siamo tutti portatori di interessi (o di disinteressi) particolari e di un immaginario stratificato. Come raccontarci? A noi la scelta.
La Befana pagana, la Befana strega, la Befana femminista. Memore dei roghi e delle discriminazioni. Che faccia piazza pulita con la scopa di ogni male, virus in primis. Che spazzi via le cattiverie e le paure che stanno inquinando le relazioni e avvelenando la nostra società.
I vivi rispondono, i morti no. Una riflessione improvvisata sui rapporti tra antropologia e archeologia, che certamente possono essere complementari. E su com’è cambiata la cinematografia etnografica: un tempo coloniale e “primitivista”,oggi accetta che le culture possano cambiare.
Intervista per il programma "Tutta la città ne parla" di Rai3 sul futuro del turismo e sul ruolo del viaggio nella formazione dei giovani. Come faremo se le restrizioni perdureranno?
Poco prima della partita di calcio Belgio-Italia, la giovane belga Sjokz, sfida l’Italia postando su TikTok un video in cui spezza e tagliuzza una porzione di spaghetti, li copre con patatine fritte e ketchup e se li mangia. Alcuni italiani capiscono il piglio scherzoso, altri si infuriano e reagiscono sui social con insulti pesanti e sessisti: “Figlia di p…, come ti permetti a (sic) spezzare gli spaghetti?”.
I documenti lasciapassare hanno una lunga storia. Prima dell’era digitale erano cartacei, e in circostanze “carbonare” soltanto orali, semplici parole d’ordine. Uno dei leitmotiv della storia è la restrizione della mobilità con lasciapassare individuali contenenti dati che oggi chiameremmo sensibili. Prima che una questione di rispetto delle regole, adeguarsi è una questione di fiducia nelle istituzioni e nel “sistema”. A fronte delle molte incongruenze, una fiducia difficile da nutrire.
Il Trentino è sempre stato una terra di passaggio, perciò gli indigeni hanno sviluppato una certa diffidenza nei confronti degli stranieri…Da questo ambiente deriva una certa chiusura caratteriale. Ma bisognerebbe distinguere radici e matrici: un conto è l'antica cultura contadina, un altro la nuova classe imprenditoriale.
Clip del talk show "Borotalk" condotto da Silvia Spiga, cui ho partecipato, andato in onda sulla Rete 1 della televisione svizzera il 4 maggio 2021. In finale una considerazione di Angelo Pittro di Lonely Planet Italia. Si parla di revenge tourism, di staycation, di rischio zero (che non esiste!), di turismo d'incontro. Borotalk è il talk show di seconda serata della RSI in cui vengono affrontati temi di attualità sociale in modo leggero ed ironico.
Da una parte l'interessante proposta di istituire una montagna sacra e simbolicamente inviolata, dall'altra una strana impresa: la scalata a un monte di rifiuti (e la discesa con gli sci ai piedi). Il messaggio di queste due nuove iniziative, molto diverse tra loro, per certi aspetti coincide: è rispetto per l'ambiente.