Bollati Boringhieri, 2022 (nuova edizione)

Trofei di viaggio

Per un'antropologia dei souvenir

La statuina di Afrodite in polistirolo, «Made in Hong Kong», venduta sull’isola di Capri, penne biro sexy, portachiavi souvenir, palle di neve in una miriade di versioni, ventagli e bamboline regionali, «vera» aria di Napoli e tante altre bizzarre chincaglierie hanno portato Duccio Canestrini, viaggiatore ironico e curioso, oltre che antropologo, ad osservare l’Italia degli oggetti ricordo con occhi diversi.

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Ne risulta un percorso nel mondo dei souvenir, veri e propri trofei dei nostri viaggi in giro per il mondo, che si svolge lungo un cammino sorvegliato da insegne e da simboli estrosi e originali, in parte ancora da scoprire e da interpretare. La via dei souvenir è costellata di piccoli mostri, meravigliose e orrende stranezze, che hanno sempre affascinato i viaggiatori sin dall’antichità. Come nell’Italia del Grand Tour si mossero senza scrupoli i «predatori» di opere d’arte, così noi oggi arraffiamo irresistibili cianfrusaglie sui baracchini acchiappa-turisti.
Dunque «a bomba sui souvenir» – come dice Canestrini – per un’antropologia «pop» di questi prodotti mnemonici da asporto, questi oggetti chiacchieroni, che non possiamo fare a meno di acquistare, collezionare, prendere in giro, ma che, in qualche modo, continuano a parlare di noi.
Dopo vent’anni dalla prima edizione, Trofei di viaggio è riproposto in una nuova edizione completamente rivista e arricchita di due nuovi capitoli.

Una divertita analisi degli oggetti ricordo, ricca di notizie curiose e di riferimenti impensati. In questi piccoli "mostri" che ci portiamo a casa scopriamo una problematica di viaggio che trova preziosi significati simbolici. La via dei souvenir è costellata di piccoli mostri (dal latino monstrum, stranezza mostrata) che servono per ricordare. Una passeggiata libera da costrizioni disciplinari che comporta diverse incursioni nel passato, evitando l'inutile tormentone della distinzione tra il viaggiatore colto e interessato, di stampo romantico, e il turista distratto e annoiato che ne banalizza gli itinerari. Attraverso un'analisi degli oggetti ricordo (i più sorprendenti dei quali riprodotti in tavole fuori testo a colori) ricca di notizie curiose e di riferimenti impensati, scopriamo piccoli ma significativi trofei.