Etichetta: antropologia

Questa sezione non è un blog, è proprio un BLOB come un pentolone in ebollizione, pieno di ingredienti, pubblicazioni, video, interviste, idee assortite. Qui sono raccolti alcuni miei lavori, divisi per categorie: scritti, documentari, incontri, ecc. Vedere per credere :-)

 

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Scritti

Il bosco e la logica del prima noi

Prima noi, ma noi chi? Umani, italiani, trentini, valligiani? Prima noi del nostro Comune, del mio quartiere, prima la mia famiglia? La logica che spinge un’ideologia così antiquata è quella che ieri ha prodotto il colonialismo, lo schiavismo, il razzismo. Ed è lo stesso modo di pensare che oggi causa l’inquinamento dei mari, il consumo di suolo, il dissesto del territorio, le nuove pandemie, tutti i disastri ecologici e tutte le guerre. Combattute perché Dio è con noi. Siamo più potenti, non vogliamo limiti, e abbiamo ragione, punto.

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Scritti

La sessualità fluida è sempre esistita

La fluidità di genere probabilmente è sempre esistita e forse sarebbe meglio che rimanesse tale, senza che il fluido si rapprenda o che venga canalizzato in forme per la solidificazione. Perché altrimenti categorie ed etichette che parrebbero riconoscere e garantire diritti, anziché generare rispetto per la diversità, producono l’effetto opposto, quello della discriminazione. Come se il loro contenuto fosse definito una volta per tutte. Il vissuto, invece, è relazionale, dinamico e magari anche occasionale.

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Scritti

Morire da soli nel bosco

La morte fa parte della vita. Si calcolano  100 miliardi di persone vissute e decedute, da quando Homo sapiens calca la scena planetaria. Oggi  dalla morte ci siamo allontanati e l'abbiamo resa un tabù, un fantasma sempre incombente da esorcizzare. In questo modo diventa più difficile accettarla, con semplicità, come la possibile conseguenza di una malattia. Ammalarsi e poi guarire o morire nel proprio letto, è sempre stato preferibile per gli anziani. In passato nascere e morire in ospedale era l'eccezione, come mai oggi è diventata la regola?

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Scritti

Managers e magia

Un'opera umoristica, che ci azzecca parecchio, mettendo a nudo due verità. Anzitutto i capi sono esseri irrazionali. In secondo luogo ci sono analogie fra il loro comportamento e quello degli uomini "primitivi" che vivevano in comunità dominate dalla ritualità e dalla superstizione. In balia di forze misteriose che generano incertezza e timore.

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Scritti

I patriarchi dell'umanità

Lo sciamano messicano Don Juan. Il cacciatore siberiano Dersu Uzala. Tissahami, re dei Vedda dello Sri Lanka. Il filosofo Hopi dell’Arizona Thomas Banyacya. Il cieco Ogotemmeli, di etnia Dogon. Che cosa hanno o avevano in comune questi vecchi saggi, che cosa ci insegnano questi patriarchi dell’umanità?

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Antropologia del cameriere

La figura del cameriere è un elemento di spicco nelle dinamiche dell'accoglienza e dell'ospitalità. Porgere il cibo è un gesto antico, pieno di implicazioni simboliche. Consigliere e conoscitore del mondo. Forse il miglior antropologo è proprio lui.

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Cyberfactory

Viaggio per immagini nella storia e nell'antropologia del fabbricare, dalle prime officine alll'industria 4.0. La fabbrica ieri, oggi e domani. Internet delle cose, manifattura digitale, big data. Benissimo. Ma l'Uomo? L'automazione ci ruberà il lavoro?

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Radio e TV

Delinquenti si nasce o si diventa?

La malvagità e la devianza stanno nei nostri cromosomi oppure maturano per cause sociali? Crimini prevedibili, vecchie teorie, nuove misure di sicurezza. Questo audiodocumentario è un bricolage di musiche e interviste, al contempo leggero e problematico, per non cadere vittime del pregiudizio.

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Ospitalità. Hosts & Guests

Il turismo è in crisi? Approfittiamone per ripensarlo in chiave antropologica, partendo dall'ospitalità. In questo  video si parla di emozioni e prestazioni, di italiani pittoreschi, di viaggiatori empatici o superficiali. Con due camei: Celentano e Totò.

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L'Uomo non è il centro dell'Universo

L'uomo non è il centro dell’universo. Non esiste un Disegno Intelligente che abbia prodotto la nostra supremazia. Muovendo da una natura matrigna, o meglio  indifferente alle nostre sorti, le nostre potenzialità sono straordinarie.

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Scritti

E tu che padre sei?

Chi è un buon padre? Se lo sono chiesti cinquecento esperti, a Oxford, per il primo summit planetario sull’argomento, patrocinato dall’Unicef. Risposta: i padri migliori sono i pigmei Aka del Congo, poiché stanno in contatto fisico con i figli per il 47 per cento del loro tempo. Seguono gli svedesi, che dedicano quasi la metà del loro tempo ai figli. Gli Aka vincono con un colpo alto: in assenza della madre offrono il capezzolo ai piccoli, per calmarli.

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Scritti

Cosa vuol dire stare a casa

Si fa presto a dire state a casa. Figli scatenati, vicini rumorosi, mogli nervose, mariti che si danno al bricolage e poi si fanno male. Abitudini che cozzano, diversi standard di pulizia, si sta scalzi o con le pantofole? Le gambe su o giù dal tavolino davanti alla tivù? I piatti da fare subito o più tardi? A che ora vanno a dormire i bambini?

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